Argomenti generali

Accertamenti sicurezza post contatore (40/14 - agg. 1° LUG 2014)

DELIBERA n. 40/2014/R/GAS[visualizza la Del. sul sito web dell’Autorità]
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCERTAMENTI DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA A GAS

La delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il sistema Idrico 6 Febbraio 2014, n.40 e s.m.i., (delibera 261/14) si pone come principale obiettivo quello di accertare che l’impianto di utenza(*) gas sia stato eseguito nel rispetto della regola dell’arte (secondo l’art. 6 del Decreto del 22 gennaio 2008 n. 37) e sia mantenuto in stato di sicuro funzionamento nei riguardi della pubblica incolumità, pertanto i clienti finali che richiedono l’attivazione della fornitura di gas devono produrre ed inviare alla RANTON S.r.l. una specifica documentazione che attesti la corretta esecuzione dell’impianto, nel rispetto della normativa vigente.

(*) Con “impianto di utenza” l’AEEGSI intende il complesso costituito dall’insieme delle tubazioni e dei loro accessori dal punto di riconsegna del gas agli apparecchi utilizzatori, questi esclusi, dall’installazione e dai collegamenti dei medesimi, dalle predisposizioni edili e/o meccaniche per l’aerazione e la ventilazione del locale dove deve essere installato l’apparecchio, dalle predisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all’esterno dei prodotti della combustione delle condense.

Sono esclusi dalle attività di accertamento della sicurezza post-contatore gli impianti destinati a servire cicli produttivi industriali ed artigianali (art.2.1 Del. AEEGSI 40/14).

La delibera 40/14 suddivide gli impianti in:

  • Impianti di utenza nuovi (Titolo II)
  • Impianti di utenza modificati o trasformati (Titolo III)
  • Impianti di utenza in servizio (Titolo IV – attualmente sospeso)

Del. 40/2014/R/GAS del 06 FEB 2014

Del. 40/2014/R/GAS – Rel. Tecnica

Del. 40/2014/R/GAS – Allegato A

Per ogni tipologia di Attivazione, il Cliente Finale dovrà produrre:

  • Contratto di Fornitura Gas Naturale – Metano sottoscritto con la Soc. di Vendita prescelta
  • Fotocopia documento di Identità
  • Fotocopia Codice Fiscale

ed in più i seguenti documenti in base al tipo di impianto in considerazione:

TITOLO II – ADEMPIMENTI PER IMPIANTI DI UTENZA NUOVI

Per IMPIANTO NUOVO si intende un impianto di utenza mai attivato (*).

Con decorrenza 01 luglio 2014, per ogni richiesta di nuovo allaccio di un impianto di utenza nuovo, il Cliente Finale dovrà far pervenire alla Soc. di Vendita prescelta:

ALLEGATO H/40: da compilarsi a cura del cliente finale;
ALLEGATO I/40: da compilarsi a cura dell’installatore.

Copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali (*) dell’installatore o in alternativa copia della visura camerale riportante le stesse informazioni Allegati Tecnici redatti a cura dell’installatore che descrivono l’intervento eseguito;

A seconda della tipologia di impianto e della sua portata termica possono essere obbligatori anche:
Progetto (Progetto Impianto, Progetto Canna fumaria);
Documentazione rilasciata dai VVF;
Dichiarazione di rispetto disciplina antincendio;
Dichiarazioni di conformità precedenti rilasciate da altri installatori;
Rapporto tecnico di compatibilità o Dichiarazioni di Rispondenza.

TITOLO III – ADEMPIMENTI PER IMPIANTI DI UTENZA MODIFICATI O TRASFORMATI

Per IMPIANTO MODIFICATOsoggetto ad accertamento documentale si intende l’impianto di utenza che deve essere riattivato a seguito di:
– sospensione per spostamento del contatore su richiesta del cliente finale o per disposizione motivata dell’impresa di distribuzione;
– sospensione per cambio di contatore su richiesta del cliente finale per variazione della portata termica complessiva dell’impianto (*);
– sospensione su richiesta del cliente finale per lavori di ampliamento (*) o manutenzione straordinaria dell’impianto;
– sospensione per cessazione o disdetta del contratto di fornitura con l’impianto interno soggetto a modifica.;

Per IMPIANTO TRASFORMATO soggetto ad accertamento documentale si intende l’impianto di utenza precedentemente alimentato con altro tipo di gas che deve essere attivato (*).

Con decorrenza 01 luglio 2014, per ogni richiesta di riattivazione di un impianto modificato o di nuova attivazione di un impianto trasformato, il cliente finale dovrà far pervenire alla Soc. di Vendita prescelta:
ALLEGATO H/40: da compilarsi a cura del cliente finale;
ALLEGATO I/40: da compilarsi a cura dell’installatore;
Copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali (*) dell’installatore o in alternativa copia della visura camerale riportante le stesse informazioni;
Allegati Tecnici redatti a cura dell’installatore che descrivono l’intervento eseguito;

A seconda della tipologia di impianto e della sua portata termica possono essere obbligatori anche:
Progetto (Progetto Impianto, Progetto Canna fumaria);
Documentazione rilasciata dai VVF;
Dichiarazione di rispetto disciplina antincendio;
Dichiarazioni di conformità precedenti rilasciate da altri installatori;
Rapporto tecnico di compatibilità o Dichiarazioni di Rispondenza

ESITI DELL’ACCERTAMENTO

Il Cliente Finale deve consegnare tramite la Soc. di Vendita prescelta i documenti sopra descritti alla RANTON S.r.l.

Qualora trascorsi 120 giorni solari dalla richiesta di fornitura inoltrata, non viene consegnato almeno un documento, la richiesta viene ANNULLATA e il Cliente Finale dovrà effettuare una nuova richiesta tramite la Soc. di Vendita prescelta.

Alla consegna dei documenti la RANTON S.r.l. valuterà se sono completi. (allegato H/40, I/40 e allegati tecnici previsti dall’allegato I/40 per la tipologia di impianto di utenza del quale è stata richiesta l’attivazione). Se:

  • i documenti consegnati sono incompleti (mancano dei documenti): la richiesta di attivazione è ANNULLATA qualora entro 30 giorni lavorativi dalla comunicazione di incompletezza della documentazione inviata dalla RANTON S.r.l., questa non viene integrata;
  • i documenti consegnati sono completi e corretti: la richiesta di attivazione ha ESITO POSITIVO e la RANTON S.r.l. attiva la fornitura (*_solo per Titolo III);
  • i documenti consegnati sono completi ma descrivono situazioni non conformi alle normative: la richiesta di attivazione ha ESITO NEGATIVO (è necessaria effettuare una nuova richiesta di attivazione della fornitura, corredata da una nuova documentazione, solo dopo aver provveduto all’eliminazione delle non conformità riscontrate).

(*) Per queste tipologie d’impianto con esito positivo, è fatto obbligo ai sensi del D.M. n. 37/08, da parte del committente, inviare al distributore la dichiarazione di conformità entro i 30 gg. successivi alla data di allacciamento della fornitura gas pena la sospensione della stessa da parte del distributore.
D.M. n.37 del 22 gennaio 2008_ Art. 8:: Il committente entro 30 giorni dall’allacciamento di una nuova fornitura di gas, (omissis), negli edifici di qualsiasi destinazione d’uso, consegna al distributore (omissis) copia della dichiarazione di conformità dell’impianto, resa secondo l’allegato 1° (del DM.37/08), esclusi i relativi allegati obbligatori, o copia della dichiarazione di rispondenza prevista dall’articolo 7, comma 6. La medesima documentazione è consegnata nel caso di richiesta di aumento di potenza impegnata a seguito di interventi sull’impianto, o di un aumento di potenza che senza interventi sull’impianto determina il raggiungimento dei livelli di potenza impegnata di cui all’articolo 5, comma 2, … (omissis).

COSTI

Come stabilito dalla Delibera 40/14 (art. 8) per le attività di accertamento la RANTON S.r.l. addebita alla Soc. di Vendita prescelta un importo pari a:

  • € 47 per impianti di potenza termica complessiva fino a 35 kW
  • € 60 per impianti di potenza termica complessiva superiore a 35 kW ed inferiore a 350 kW
  • € 70 per impianti di potenza termica complessiva superiore a 350 kW
Servizio pronto intervento e recapiti telefonici

DELIBERA AEEG 168/04 e s.m. e i.

PRONTO INTERVENTO: 800 778 094

Numero verde

Il PRONTO INTERVENTO per segnalazione di fuga gas, irregolarità o interruzione nella fornitura è un SERVIZIO GRATUITO, ATTIVO 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno!

Titolo IV – Servizio di pronto intervento, emergenze e incidenti da gas

Articolo 26

Servizio di pronto intervento

26.1 Il distributore:

a) deve disporre di adeguate risorse umane, materiali e tecnologiche per fronteggiare con tempestività le richieste di pronto intervento, in conformità alle norme tecniche vigenti in materia;

b)attiva uno o più recapiti telefonici con linea fissa dedicati esclusivamente al servizio di pronto intervento, con passaggio diretto ad un operatore di centralino di pronto intervento senza necessità di comporre altri numeri telefonici;

c) é tenuto a pubblicare sul proprio sito internet i recapiti telefonici per il servizio di pronto intervento ed a comunicare tempestivamente in forma scritta i recapiti stessi ed ogni loro eventuale variazione ai venditori che svolgono l’attività di vendita sul suo territorio per la dovuta informazione ai clienti finali; è tenuto altresì a comunicare tempestivamente i recapiti stessi ed ogni loro eventuale variazione all’Autorità con le modalità da essa definite;

d) invia il personale da esso incaricato in seguito a chiamata telefonica per pronto intervento relativa a segnalazione di una delle situazioni indicate all’Articolo 9, comma 9.3;

e) nel caso di dispersione a valle del punto di riconsegna, al fine di garantire la pubblica incolumità sospende la fornitura di gas fino a quando non sia stata eliminata la dispersione di gas;

f) si dota di strumenti, anche informatici, tali da assicurare la registrazione in modo cronologicamente consequenziale e inalterabile delle chiamate telefoniche per pronto intervento e dell’ora di eliminazione delle dispersioni di cui all’Articolo 10.

Articolo 27

Emergenze

27.1 Ai fini dell’applicazione del Testo integrato si definisce come emergenza un evento in grado di produrre effetti gravi e/o di vaste proporzioni per la sicurezza e per la continuità del servizio di distribuzione e che provochi una o più delle seguenti condizioni:

a) fuori servizio non programmato di punti di consegna o di punti di interconnessione;

b) fuori servizio non programmato di reti AP o MP o BP che provochi l’interruzione senza preavviso dell’erogazione del gas ad uno o più clienti finali;

c) dispersione di gas con interruzione senza preavviso dell’erogazione del gas ad uno o più clienti finali;

d) disservizio provocato da eccesso o difetto di pressione in rete rispetto ai valori previsti dalle norme tecniche vigenti.

Si definisce inoltre emergenza qualunque evento che provochi l’interruzione senza preavviso dell’erogazione del gas ad almeno 250 clienti finali e per il quale l’erogazione del gas non venga riattivata a tutti i clienti finali coinvolti presenti entro 24 ore dall’inizio dell’interruzione, con esclusione dei clienti finali che non vengano riattivati all’atto del primo tentativo di riattivazione.

27.2 Il distributore deve disporre di una organizzazione, di attrezzature e di procedure scritte che lo pongano in grado di garantire una tempestiva ed efficace gestione delle emergenze in coordinamento con le autorità locali competenti e con le forze di pubblica sicurezza in conformità alle norme tecniche vigenti in materia. Le procedure devono prevedere almeno:

a) l’individuazione di un responsabile della gestione dell’emergenza;

b) un piano di emergenza con le misure da adottare per mettere in sicurezza il complesso degli impianti interessati dall’emergenza e garantire la continuità del servizio di distribuzione;

c) le modalità di redazione del rapporto dell’emergenza.

27.3 Il distributore dà comunicazione al Cig, dell’emergenza entro 5 giorni di calendario dal suo insorgere; entro 30 giorni di calendario dall’eliminazione dell’emergenza il distributore manda al Cig un rapporto sulla stessa dal quale risultino almeno le cause dell’emergenza, ove accertate, e le misure adottate dal distributore per garantire la sicurezza e la continuità del servizio di distribuzione.

Articolo 28

Incidenti da gas

28.1 Ai fini dell’applicazione del Testo integrato si definisce come incidente da gas un evento che coinvolga il gas distribuito a mezzo di reti, che interessi una qualsiasi parte dell’impianto di distribuzione e/o di impianti dei clienti finali, compresi gli apparecchi di utilizzazione, e che provochi il decesso o lesioni gravi di persone o danni a cose per un valore non inferiore a 1.000 euro e che sia provocato da una delle seguenti cause:

a) una dispersione di gas (volontaria o non);

b) una combustione incontrollata in un apparecchio di utilizzo del gas;

c) una cattiva combustione in un apparecchio di utilizzo del gas, compresa quella dovuta ad insufficiente aerazione;

d) una inadeguata evacuazione dei prodotti della combustione in un apparecchio di utilizzo del gas.

28.2 Ai fini dell’applicazione del Testo integrato, si definiscono come lesioni gravi le ferite, l’intossicazione, le ustioni o comunque i traumi alla persona che comportino il ricovero in ospedale o il rilascio di certificazione medica con prognosi di almeno 24 ore.

28.3 Il distributore deve disporre di una organizzazione, di attrezzature e di procedure scritte che lo pongano in grado di garantire una tempestiva ed efficace gestione degli incidenti da gas in coordinamento con le autorità locali competenti e con le forze di pubblica sicurezza in conformità alle norme tecniche vigenti in materia. Le procedure devono prevedere almeno:

a) l’individuazione di un responsabile della gestione dell’incidente da gas;

b) un piano di gestione dell’incidente da gas con le modalità di intervento e le misure da adottare per mettere in sicurezza il complesso degli impianti interessati, per ridurre i rischi per i clienti e per gli addetti e per ripristinare la continuità del servizio di distribuzione;

c) le modalità di redazione del rapporto dell’incidente da gas.

28.4 Il distributore dà comunicazione al Cig dell’incidente da gas, che lo coinvolga direttamente o di cui sia venuto a conoscenza, entro 5 giorni di calendario dal suo accadimento; entro 30 giorni di calendario dalla data di accadimento dell’incidente da gas, il distributore invia al Cig un rapporto sullo stesso dal quale risultino almeno le cause dell’incidente, ove accertate, e le misure adottate dal distributore per garantire la sicurezza e la continuità del servizio di distribuzione.

28.5 Entro il 30 giugno di ogni anno il Cig comunica all’Autorità l’elenco degli incidenti da gas di cui sia venuto a conoscenza, accaduti nell’anno precedente a quello di comunicazione e relativi a gas distribuito a mezzo di rete, indicando per ciascuno di essi:

a) se l’incidente da gas ha interessato:
(i) solo l’impianto di distribuzione;
(ii) solo impianti di clienti finali;
(iii) sia l’impianto di distribuzione sia impianti di clienti finali;

b) l’impianto di distribuzione interessato dall’incidente da gas o al quale erano allacciati gli impianti di clienti finali interessati dall’incidente da gas;

c) la ragione sociale del distributore che gestiva l’impianto di distribuzione interessato dall’incidente da gas o al quale erano allacciati gli impianti di clienti finali interessati dall’incidente da gas;

d) il comune e la data nel quale è avvenuto l’incidente da gas;

e) il tipo di gas coinvolto nell’incidente da gas, distinguendo tra gas naturale e gas diverso dal gas naturale;

f) la causa dell’incidente da gas, ove disponibile.

Modulistica per richiesta preventivi

DELIBERA AEEG 168/04 e s.m. e i.

Art. 36.7

Il cliente fornisce all’esercente all’atto della richiesta di preventivo almeno i seguenti dati:

a) ubicazione del o dei punti di riconsegna del gas;

b) dati identificativi del cliente finale associato a tali punti nel solo caso in cui il preventivo venga richiesto dal cliente finale o da un venditore per conto del cliente finale;

c) potenzialità totale prevista degli apparecchi da installare;

d) categoria d’uso del gas;

e) per punti di riconsegna con prelievi annui superiori a 200.000 metri cubi standard, impegno giornaliero, espresso in metri cubi standard/giorno, e prelievo annuo previsto.

Servizio di assistenza professionale telefonica per gli installatori

La RANTON S.r.l. mette a disposizione degli installatori abilitati all’installazione, alla trasformazione, all’ampliamento e alla manutenzione degli impianti di utenza gas (di cui all’Art.1 Lett. E, Legge 46/90) un servizio di assistenza professionale telefonica.

Il servizio è attivo nelle seguenti fasce orarie:

dal LUN al GIO: dalle 8.30 alle 12.30 & dalle 14.00 alle 17.30

il VEN: dalle 8.30 alle 12.30 & dalle 14.00 alle 16.00

Il servizio fornisce:

  • le informazioni corrette per la predisposizione e la compilazione della documentazione tecnica prevista dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas nelle delibere 40/04 e 192/05, dalla legge 46/90 e relativi decreti attuativi;
  • gli adeguati chiarimenti per le non conformità rilevate (nel caso di esito negativo dell’accertamento documentale) con riferimento al relativo punto della regola e/o norma tecnica pertinenti dove sono contenute le prescrizioni non soddisfatte.
    Ciò per consentire all’installatore di ripresentare la documentazione priva di non conformità.
Modulistica per reclamo scritto o richiesta scritta di informazioni
Piano degli interventi

Piano annuale degli interventi di sviluppo degli impianti di distribuzione – Anno 2014

In conformità all’Art. 6, comma 1, lettera a), della deliberazione 138/04 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, di seguito è riportato il piano annuale degli interventi previsti di sviluppo degli impianti di distribuzione gestiti dalla RANTON S.r.l., con evidenza dei Comuni e delle aree di intervento e delle cadenze temporali relative agli interventi di estensione e potenziamento.

Piano annuale di sviluppo degli Impianti gestiti dalla RANTON S.r.l.

Piano mensile degli interventi con sospensione del servizio sugli impianti di distribuzione – Anno 2014

In conformità all’ Art. 6, comma 1, lettera b), della deliberazione 138/04 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, di seguito sono riportate informazioni sul piano mensile degli interventi che comportano la sospensione del servizio su uno o più punti di riconsegna, con l’identificazione della tipologia di: intervento, della sua ubicazione e dei relativi tempi di esecuzione programmati. Il piano si riferisce ai soli interventi che comportano sospensioni del servizio di distribuzione superiori a 16 ore.

Le sospensioni del servizio, su uno o più punti di riconsegna derivanti da richieste di Clienti Finali, sono gestite secondo le disposizioni di cui alla deliberazione168/04 “ Testo integrato delle disposizioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas in materia di qualità dei servizi di distribuzione, misura e vendita del gas” e non sono pertanto riportate nel piano mensile.

L‘Utente del servizio di distribuzione può inoltrare, ai sensi e nei termini dell’art. 17, comma 17.3, della deliberazione 138/04 eventuali richieste di riprogrammazione ai riferimenti telefonici indicati nella tabella relativa al “Piano mensile degli interventi con sospensione del servizio”.

Piano mensile degli interventi con sospensione del servizio sugli impianti gestiti dalla RANTON S.r.l.